DIONAEA MUSCIPULA GUIDA
INTRODUZIONE
La Dionaea
muscipula,
volgarmente chiamata dionea o venere acchiappamosche,
è una pianta
carnivora appartenente
alla famiglia delle Droseracee.
È l'unica specie del genere Dionaea ed
è originaria degli Stati
Uniti(Carolina
del Nord e Carolina
del Sud).[1]
Si dice che Darwin, quando la vide, la soprannominò "La pianta più spettacolare del mondo". Grazie alla sua capacità di compiere rapidi movimenti tigmonastici e la forma delle foglie, che ricordano una bocca piena di denti acuminati, è forse la pianta che più facilmente cattura l'immaginario collettivo.
Si dice che Darwin, quando la vide, la soprannominò "La pianta più spettacolare del mondo". Grazie alla sua capacità di compiere rapidi movimenti tigmonastici e la forma delle foglie, che ricordano una bocca piena di denti acuminati, è forse la pianta che più facilmente cattura l'immaginario collettivo.
Il
nome del genere deriva da Διοναια, epiteto di Afrodite,
la dea greca della grazia e della bellezza.
una
piccola pianta erbacea, perenne,
le cui foglie sono
disposte a rosetta attorno ad un punto centrale. Questa pianta misura
fra i 10 ed i 14 centimetri quando è adulta. L'aspetto della pianta
varia a seconda delle stagioni: d'inverno,
le foglie si abbassano al suolo entrando nel cosiddetto periodo
di dormienza,
mentre d'estate le
foglie si alzano dritte. Quando cattura è veramente spettacolare. I
lunghi piccioli delle
foglie posseggono alla loro estremità una trappola munita di "denti"
morbidi; le trappole sono formate da due lembi dentro ognuno dei
quali si hanno tre sporgenze che fanno da sensore; quando questi
sensori vengono toccati o vibrano le trappole si chiudono di scatto
(tigmonastia).
La pianta, grazie ad un sofisticato sistema "memoria",
riesce a distinguere il primo "tocco", rimanendo ferma in
attesa, dal secondo, che invece impartisce l'ordine di "serrare"
le trappole. Ogni 30/40 secondi circa la "memoria" viene
resettata facendo ripartire il ciclo. Questo sistema è usato dalla
pianta per evitare di chiudere le trappole quando non abbia ancora
"riconosciuto" la preda: una chiusura selettiva per
risparmiare energia. Per riconosciuto si intende che "l'oggetto"
all'interno della trappola debba muoversi, almeno due volte,
nell'arco temporale di 30/40 secondi. Il colore delle trappole
dipende soprattutto dall'illuminazione che la pianta riceve: più
luce solare la pianta riceve, più rosse ed energetiche sono le
trappole (esistono alcune varietà, che esposte per lunghissimi
periodi alla luce solare, si colorano totalmente di rosso).
Le trappole misurano solitamente 2 - 3 centimetri, ma alcuni cultivar selezionati artificialmente possono raggiungere i 5 - 6 centimetri, oppure possono presentare delle forme e dei colori particolari (denti lunghi o uniti, seghettati o addirittura inesistenti, ma anche colorazione completamente rossa, verde o gialla).
Le trappole misurano solitamente 2 - 3 centimetri, ma alcuni cultivar selezionati artificialmente possono raggiungere i 5 - 6 centimetri, oppure possono presentare delle forme e dei colori particolari (denti lunghi o uniti, seghettati o addirittura inesistenti, ma anche colorazione completamente rossa, verde o gialla).


PARAGRAFO I - IL VASO
Il vaso è lo strumento principale. Inutile leggere guide che vi spiegano quale sia migliore...è meglio il coccio o la plastica??? idroponico o non idroponico????
Il metodo più facile è comprare un
vaso IDROPONICO che sia di plastica,
coccio, tela...è indifferente...l'importante è che sia IDROPONICO
cioè con la possibilità di “stoccare acqua” senza che dobbiate
rabboccarla ogni due giorni...per farvi capire il concetto vi metterò
qua sotto un disegnino...(anche se è scritto in tedesco si capisce
no? )
In pratica si può immagazzinare
l'acqua all'interno del vaso. Questo semplice accorgimento fa si che
la pianta abbia SEMPRE acqua e la TERRA BAGNATA.
Un piccolo accorgimento: Tagliate un
pezzettino di circa 2 cm della cannuccia di rilevamento dell'altezza
dell'acqua. Questo piccolo accorgimento vi servirà per avere sempre
un piccolo strato d'acqua sul fondo del vaso interno, dove c'è la
terra, sono piante di palude non dimentichiamolo!
SUGGERIMENTO PER IL VASO
Se non volete comprare un vaso
idroponico già fatto come quello arancione che c'è nella foto, che
costa circa 19 euro ed è molto bello, potete farvelo voi.
Prendete due semplici vasi...uno alto
20 cm l'altro 15cm, che si incastrino perfettamente l'uno con
l'altro..ma che lascino sul fondo un “vuoto” che voi andrete a
riempire d'acqua. E avrete il vostro bellissimo vaso fai da te
idroponico.
Un Altro metodo più semplice
ancora...prende un vaso alto 20 cm un sottovaso o coprivaso (che si
almeno alto 10 cm ) mettete della sabbia o dei sassolini sul
fondo...circa 3 cm e appoggiate il vaso al suo interno, riempite
d'acqua e detto fatto...avete il vostro vaso idroponico. Io sono
pigro..spendo 19 euro e me lo compro!
CAPITOLO
II - TERRA E PREPARAZIONE
Ciò che vi serve in questa fase è:
- Sassolini o sabbia (che trovate dentro il vaso, ve la vendono assieme)
- Torba “Acida”, la potete trovare in una qualsiasi serra, io la prendo al Viridea, si chiama proprio torba acida (con circa il 10% di perlite al suo interno già mischiata)
- Perlite (se volete usare i sassolini non c'è bisogno di perlite)
La vostra bellissima piantina ora ha
una casa...evviva! Ma non è finita, ci sono ancora un paio di
passaggi da fare. Ora avete il vaso.
METODO
1
Quando comprate il vaso idroponico vi
viene data della sabbietta a grani grossi..o una busta di sassolini
come questi...
Una volta aperta la busta mettetene un
po' sul fondo...circa 1 centimetro 1 centimetro e mezzo
Questo per evitare che la terra tocchi
il fondo del vaso. Per mantenere la terra umida ci penserà la
cordicella preposta per questo scopo. Una volta fatto, mischiate
circa il 10% di “sassolini” con metà della terra che serve per
riempire metà del vaso(che cosa contorta). Questo per far si che la
terra rimanga bella “arieggiata” e permetta il passaggio
dell'acqua sia in un senso che nell'altro senza che possa ristagnare
in qualche anfratto.
Fatto questo avrete quasi
finito...facile no? Anche un bimbo è in grado di seguire questa
spiegazione!
P.S. La terra Acida è questa
qua...come potete notare c'è una pianticella carnivora sulla busta,
così nn potete sbagliarvi.
METODO
2
Un altro metodo..se non volete usare il
metodo principiante cornico (Metodo 1 per intenderci) potete
mischiare un 50% di terra con il 50% di PERLITE (che avete comprato
in precedenza) così da avere del terreno molto morbido che non si
“infanga”. Una volta fatto riempiteci il vaso e travasate la
pianta. Con questo metodo non dovete fare alcun fondo sul vaso...E'
il metodo che suggeriscono il 90% delle guide su internet..ma noi
siamo diversi...ci arrangiamo con quello che abbiamo.
SUGGERIMENTO PER LA TERRA
Per mischiare la terra con la perlite o i sassolini, usate un catino o una bacinella. Lo so leggendo ciò direte...bravo genio cosa ci voleva a capirlo? Vi posso garantire che non tutti ci pensano. Quindi lo metto tra i suggerimenti.
Non ho altri suggerimenti da darvi.
CAPITOLO
III - TRAVASO
Fate molta attenzione, sono piante
molto sensibili...quindi prendete la piantina (non so come ve
l'abbiano venduta, se con il vaso o a radici scoperte).Togliete la terra se è nel vaso con
MOLTA delicatezza dalle radici e rendetele nude, tranquilli la pianta
non si vergogna, e fate con molta attenzione il travaso.Quindi Mettete la piantina..con molta
calma nella nuova terra (stavolta SOLO terra, o terra e perlite, in
base al metodo che avete usate) e il gioco è fatto. Una volta piantata per bene la vostra
Dionea nella sua nuova casa, riempite il vaso con acqua DISTILLATA,
facendo in modo che la stanghetta di rilevamento (la vedete
nell'immagine) sia SEMPRE sopra il massimo.
Dovrebbe uscirvi così (scusate la
pianta ma era il primo giorno e ne ho comprata una messa malissimo,
ora sta bene e prolifera senza sosta nuove trappole)
CAPITOLO
IV – MUSCHIO
Lo
so, non tutti hanno comprato il muschio, non è obbligatorio, ma il
mio amico Michele, comprando delle nuove piantine se né è comprato
1kg (esagerato come sempre) e quindi per giustizia divina vi beccate
anche questa spiegazione, se non avete comprato il muschio potete
saltare questa tiritera.
Ci
sono diversi tipi di muschio che potete utilizzare con le vostre
piantine..da quello fitto simile a una spugnetta a quello più alto.
C'è
un tipo di muschio che di solito vive con le nostra DIONEA o meglio
con le piante carnivore, cioè lo SFAGNO...ricerca su google:
https://www.google.tt/#q=sfagno+vivo
E' Facilissimo da mettere o
meglio da piantare.....sia che voi abbiate già travasato la piantina
o prima ancora che l'abbiate travasata.
Dovete prendere lo sfagno
(di solito è venduto in “tappeti”), prendere un bicchiere, dello sfagno (che di solito è in cordicelle lunghe circa 5-10cm) e tagliatelo a pezzettini di circa 1 cm l'uno. Anche due non fa differenza. Una volta riempito un pò il bicchiere di sfagno tagliuzzato...spargerlo in maniera uniforme sul terriccio.
Nulla di più facile. NON METTETENE VICINO ALLA PIANTA, lasciate tipo 1 centimetro e mezzo dalla base della DIONEA. L'effetto dovrebbe essere questo o questo...in due settimane lo sfagno inizierà a crescere e creare un tappeto uniforme. Bagnatelo ogni 2-3 giorni con un nebulizzatore così da aiutarlo in questa fase.
I benefici dello sfagno sono molteplici. Il primo e quello più utile è che è un muschio che trattiene un sacco l'acqua. Quindi la pianta avrà sempre la terra bagnata e un apporto d'acqua continuo. Inoltre mantiene la temperatura durante l'inverno (dove andrete a diminuire l'apporto d'acqua diretto della pianta) mantenendo umida tutta la terra.
Nulla di più facile. NON METTETENE VICINO ALLA PIANTA, lasciate tipo 1 centimetro e mezzo dalla base della DIONEA. L'effetto dovrebbe essere questo o questo...in due settimane lo sfagno inizierà a crescere e creare un tappeto uniforme. Bagnatelo ogni 2-3 giorni con un nebulizzatore così da aiutarlo in questa fase.
I benefici dello sfagno sono molteplici. Il primo e quello più utile è che è un muschio che trattiene un sacco l'acqua. Quindi la pianta avrà sempre la terra bagnata e un apporto d'acqua continuo. Inoltre mantiene la temperatura durante l'inverno (dove andrete a diminuire l'apporto d'acqua diretto della pianta) mantenendo umida tutta la terra.
CAPITOLO
V - CURA ESTIVA
La DIONEA ha bisogno di POCHISSIMA
cura. No seriamente...una volta travasata non c'è bisogno di alcuna
“alimentazione forzata” o cazzate simili. Lasciatela in pace.
Quello che dovete sapere è questo.
COSE
DA FARE
- Ha bisogno di acqua DISTILLATA o DEMINERALIZZATA. Costa tipo 1 euro al supermercato 5 lt.
- La terra deve SEMPRE essere bagnata o umida, ed ecco perchè vi ho fatto mettere lo strato di sassolini sul fondo del vaso ( Se avete usato il METODO 1). Dovendo mettere più acqua del necessario per avere la terra sempre umida, potete tranquillamente abbondare sapendo che l'acqua non toccherà MAI direttamente la terra e vi eviterà un sacco di rogne con la muffa (che prima o poi può arrivare).
- La DIONEA ama la luce del sole. Nel vero senso della parola...diretta o indiretta lasciate la pianta sul balcone...o se in casa SEMPRE vicino ad una finestra dove possa ricevere almeno per 4 ore al giorno i raggi del sole diretto.
- Ogni inizio mese aprite il vaso....e controllate l'acqua che non sia troppo stagnante. Al massimo cambiategliela, evitate seriamente problemi di muffa che possono uccidere la pianta.
- Se vedete che delle foglie appassiscono tagliatele ma solo quando diventano nere.
COSE
DA NON FARE
- NON DOVETE IN ALCUN MODO DARE ALCUN CONCIME ALLA PIANTA
- NON ROMPETE LE SCATOLE ALLE TRAPPOLE. OGNI VOLTA CHE NE FARETE SCATTARE UNA A VUOTO..E LA TENTAZIONE E' ALTA, ROMPERETE TREMENDAMENTE LE SCATOLE ALLA PIANTA; CHE SPRECHERA' ENERGIE A VUOTO PER IL VOSTRO DILETTO.
- NON DOVETE IN ALCUN MODO DARE DELL'ACQUA DI RUBINETTO ALLA PIANTA (se vi capita...svuotate il vaso e ridategli l'acqua distillata)
CAPITOLO VI - CURA INVERNALE
In inverno la pianta andrà in “ibernazione” da sola. Dovete far si che non abbia l'acqua a contatto diretto con la terra, quindi avendo voi il vaso IDROPONICO 2 settimane prima del PRIMO di novembre non datele più acqua, fate in modo che ne abbia giusto giusto per tenere la cordicella del vaso bagnata, così da avere la terra umida ma non congelata. Se potete non spostate la pianta da dove l'avete posizionata a meno di condizioni estreme. Non soffre in alcun modo l'inverno, ma comunque stateci attenti. La pianta in ibernazione non creerà nuove bocche "da sfamare" e probabilmente quelle che ci sono già, se in condizioni ottimali, si chiuderanno o appassiranno. Non abbiate paura..è tutto normale.
Se vedete che la condizione esterne vanno sottozero, spostate la pianta vicino a una finestra...tenendola sempre e cmq esposta alla luce e all'esterno (mai in casa) e toglietele l'acqua dal sottovaso. In questo caso....bagnatela ogni due o tre giorni con un nebulizzatore nulla di più.
CAPITOLO VII - VIDEO
Qua sotto potete trovare il video di una dionea mentre cattura un insetto!
Ottimo pratico grazie
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