PINGUICULA

PINGUICULA GUIDA

INTRODUZIONE
Pinguicula L. 1753 è un genere di piante carnivore appartenente alla famiglia Lentibulariaceae.
Le piante di questo genere usano foglie collose e ghiandolari per attirare, catturare, uccidere e digerire gli insetti per supplire alla carenza di nutrienti minerali presenti nel loro habitat.
Delle circa 80 specie esistenti, 12 sono originarie dell'Europa, 9 del Nord America e le restanti si trovano in Asia settentrionale, in America centrale e meridionale e nel Messico meridionale.
La superficie fogliare è liscia, rigida e succulenta, di solito di colore verde brillante o rosa. A seconda della specie, le foglie sono lunghe da 2 a 30 cm. La forma dipende dalla specie, ma di solito è obovata, spatulata o lineare.
Come tutte le piante appartenenti alle Lentibulariaceae, le pinguicole sono piante carnivore. Per catturare e digerire le prede le foglie usano due ghiandole specializzate sparse lungo la superficie fogliare, di solito solo sulla pagina superiore (con l'eccezione di P. gigantea e P. longifolia ssp. longifolia). Una è chiamata ghiandola peduncolare e consiste di poche cellule secernenti una secrezione mucillaginosa che forma delle goccioline visibili su tutta la superficie fogliare. Questo aspetto bagnato può attrarre gli insetti in cerca di acqua (un fenomeno simile si osserva nelle specie di Drosera). Le goccioline contengono pochi enzimi e servono principalmente ad intrappolare gli insetti. Il contatto con la preda stimola il peduncolo ghiandolare a rilasciare ulteriore mucillagine da speciali cellule poste alla base del peduncolo[2]. Gli insetti cominceranno a lottare per liberarsi, attivando più ghiandole e si ricoprono sempre più di mucillagine. Alcune specie possono ripiegare le foglie sulle prede per tigmotropismo. Il secondo tipo di ghiandole presenti sulle pinguicole sono le ghiandole sessili che giacciono sulla superficie della foglia e sono prive di peduncolo. Una volta che la preda è intrappolata dalle ghiandole peduncolari e la digestione comincia, le ghiandole sessili rilasciano degli enzimi digestivi[2], che comprendono amilasi, esterasi, fosfatasi, proteasi e ribonucleasi che digeriscono il corpo dell'insetto. I nutrienti vengono poi assorbiti all'interno della foglia per mezzo di buchi cuticolari, lasciando sulla foglia solo l'esoscheletro chitinico degli insetti più grandi. I buchi che permettono questo meccanismo digestivo sono anche un problema per la pianta, poiché essi sono delle aperture nella sua cuticola, uno strato ceroso che la protegge dall'essiccamento. Per questo motivo molte pinguicole vivono in ambienti umidi.


Le pinguicole generalmente sono in grado di catturare piccoli insetti con una grande superficie alare. Sono in grado di digerire anche i granuli pollinici che atterrano sulle foglie. Il sistema di secrezione può funzionare solo una volta, quindi un'area particolare della superficie fogliare può essere usata per digerire un solo insetto alla volta.
 

 



                              PARAGRAFO I - IL VASO
Il vaso è lo strumento principale. Inutile leggere guide che vi spiegano quale sia migliore...è meglio il coccio o la plastica??? idroponico o non idroponico????
Il metodo più facile è comprare un vaso IDROPONICO che sia di plastica, coccio, tela...è indifferente...l'importante è che sia IDROPONICO cioè con la possibilità di “stoccare acqua” senza che dobbiate rabboccarla ogni due giorni...per farvi capire il concetto vi metterò qua sotto un disegnino...(anche se è scritto in tedesco si capisce no? )
In pratica si può immagazzinare l'acqua all'interno del vaso. Questo semplice accorgimento fa si che la pianta abbia SEMPRE acqua e la TERRA BAGNATA.
Un piccolo accorgimento: Tagliate un pezzettino di circa 2 cm della cannuccia di rilevamento dell'altezza dell'acqua. Questo piccolo accorgimento vi servirà per avere sempre un piccolo strato d'acqua sul fondo del vaso interno, dove c'è la terra, sono piante di palude non dimentichiamolo!



SUGGERIMENTO PER IL VASO
Se non volete comprare un vaso idroponico già fatto come quello arancione che c'è nella foto, che costa circa 19 euro ed è molto bello, potete farvelo voi.
Prendete due semplici vasi...uno alto 20 cm l'altro 15cm, che si incastrino perfettamente l'uno con l'altro..ma che lascino sul fondo un “vuoto” che voi andrete a riempire d'acqua. E avrete il vostro bellissimo vaso fai da te idroponico.

Un Altro metodo più semplice ancora...prende un vaso alto 20 cm un sottovaso o coprivaso (che si almeno alto 10 cm ) mettete della sabbia o dei sassolini sul fondo...circa 3 cm e appoggiate il vaso al suo interno, riempite d'acqua e detto fatto...avete il vostro vaso idroponico. Io sono pigro..spendo 19 euro e me lo compro! 


    CAPITOLO II - TERRA E PREPARAZIONE
Ciò che vi serve in questa fase è:
  • Sassolini o sabbia (che trovate dentro il vaso, ve la vendono assieme)
  • Torba “Acida”, la potete trovare in una qualsiasi serra, io la prendo al Viridea, si chiama proprio torba acida (con circa il 10% di perlite al suo interno già mischiata)
  • Perlite (se volete usare i sassolini non c'è bisogno di perlite)

La vostra bellissima piantina ora ha una casa...evviva! Ma non è finita, ci sono ancora un paio di passaggi da fare. Ora avete il vaso.
METODO 1
Quando comprate il vaso idroponico vi viene data della sabbietta a grani grossi..o una busta di sassolini come questi...

Una volta aperta la busta mettetene un po' sul fondo...circa 1 centimetro 1 centimetro e mezzo


Questo per evitare che la terra tocchi il fondo del vaso. Per mantenere la terra umida ci penserà la cordicella preposta per questo scopo. Una volta fatto, mischiate circa il 10% di “sassolini” con metà della terra che serve per riempire metà del vaso(che cosa contorta). Questo per far si che la terra rimanga bella “arieggiata” e permetta il passaggio dell'acqua sia in un senso che nell'altro senza che possa ristagnare in qualche anfratto.

Fatto questo avrete quasi finito...facile no? Anche un bimbo è in grado di seguire questa spiegazione!
P.S. La terra Acida è questa qua...come potete notare c'è una pianticella carnivora sulla busta, così nn potete sbagliarvi.



METODO 2
Un altro metodo..se non volete usare il metodo principiante cornico (Metodo 1 per intenderci) potete mischiare un 50% di terra con il 50% di PERLITE (che avete comprato in precedenza) così da avere del terreno molto morbido che non si “infanga”. Una volta fatto riempiteci il vaso e travasate la pianta. Con questo metodo non dovete fare alcun fondo sul vaso...E' il metodo che suggeriscono il 90% delle guide su internet..ma noi siamo diversi...ci arrangiamo con quello che abbiamo.

SUGGERIMENTO PER LA TERRA
Per mischiare la terra con la perlite o i sassolini, usate un catino o una bacinella. Lo so leggendo ciò direte...bravo genio cosa ci voleva a capirlo? Vi posso garantire che non tutti ci pensano. Quindi lo metto tra i suggerimenti.
Non ho altri suggerimenti da darvi.


CAPITOLO III - TRAVASO
Questa è una pianta molto particolare. Le radici non sono molto ampie o profonde e potete travasarla senza alcun problema lasciando una buona parte della terra precedente sulle radici. Non usate vasi molto grandi per il travaso...un piccolo spazio in più basterà a questo tipo di pianta. 



CAPITOLO IV – MUSCHIO
Lo so, non tutti hanno comprato il muschio, non è obbligatorio, ma il mio amico Michele, comprando delle nuove piantine se né è comprato 1kg (esagerato come sempre) e quindi per giustizia divina vi beccate anche questa spiegazione, se non avete comprato il muschio potete saltare questa tiritera.

Ci sono diversi tipi di muschio che potete utilizzare con le vostre piantine..da quello fitto simile a una spugnetta a quello più alto.
C'è un tipo di muschio che di solito vive con le nostra DIONEA o meglio con le piante carnivore, cioè lo SFAGNO...ricerca su google: https://www.google.tt/#q=sfagno+vivo

E' Facilissimo da mettere o meglio da piantare.....sia che voi abbiate già travasato la piantina o prima ancora che l'abbiate travasata.
Dovete prendere lo sfagno (di solito è venduto in “tappeti”), prendere un bicchiere, dello sfagno (che di solito è in cordicelle lunghe circa 5-10cm) e tagliatelo a pezzettini di circa 1 cm l'uno. Anche due non fa differenza. Una volta riempito un pò il bicchiere di sfagno tagliuzzato...spargerlo in maniera uniforme sul terriccio.  
Nulla di più facile. NON METTETENE VICINO ALLA PIANTA, lasciate tipo 1 centimetro e mezzo dalla base della DIONEA. L'effetto dovrebbe essere questo o questo...in due settimane lo sfagno inizierà a crescere e creare un tappeto uniforme. Bagnatelo ogni 2-3 giorni con un nebulizzatore così da aiutarlo in questa fase. 
I benefici dello sfagno sono molteplici. Il primo e quello più utile è che è un muschio che trattiene un sacco l'acqua. Quindi la pianta avrà sempre la terra bagnata e un apporto d'acqua continuo. Inoltre mantiene la temperatura durante l'inverno (dove andrete a diminuire l'apporto d'acqua diretto della pianta) mantenendo umida tutta la terra. 




CAPITOLO V - CURA ESTIVA
La DIONEA ha bisogno di POCHISSIMA cura. No seriamente...una volta travasata non c'è bisogno di alcuna “alimentazione forzata” o cazzate simili. Lasciatela in pace. Quello che dovete sapere è questo.

COSE DA FARE
  • Ha bisogno di acqua DISTILLATA o DEMINERALIZZATA. Costa tipo 1 euro al supermercato 5 lt.
  • La terra deve SEMPRE essere bagnata o umida, ed ecco perchè vi ho fatto mettere lo strato di sassolini sul fondo del vaso ( Se avete usato il METODO 1). Dovendo mettere più acqua del necessario per avere la terra sempre umida,  potete tranquillamente abbondare sapendo che l'acqua non toccherà MAI direttamente la terra e vi eviterà un sacco di rogne con la muffa (che prima o poi può arrivare).
  • La PINGUICULA ama la luce del sole. Nel vero senso della parola...diretta o indiretta lasciate la pianta sul balcone...o se in casa SEMPRE vicino ad una finestra dove possa ricevere almeno per 4 ore al giorno i raggi del sole diretto.
  • Ogni inizio mese aprite il vaso....e controllate l'acqua che non sia troppo stagnante. Al massimo cambiategliela, evitate seriamente problemi di muffa che possono uccidere la pianta.


COSE DA NON FARE
NON DATE ASSOLUTAMENTE INSETTI MORTI DA MANGIARE ALLA PIANTA, NE SOFFRIREBBE, LE PREDE SE LE PROCURA DA SOLA.
  • NON DOVETE IN ALCUN MODO DARE ALCUN CONCIME ALLA PIANTA
  • NON ROMPETE LE SCATOLE ALLE TRAPPOLE. OGNI VOLTA CHE NE FARETE SCATTARE UNA A VUOTO..E LA TENTAZIONE E' ALTA, ROMPERETE TREMENDAMENTE LE SCATOLE ALLA PIANTA; CHE SPRECHERA' ENERGIE A VUOTO PER IL VOSTRO DILETTO.
  • NON DOVETE IN ALCUN MODO DARE DELL'ACQUA DI RUBINETTO ALLA PIANTA (se vi capita...svuotate il vaso e ridategli l'acqua distillata)


    CAPITOLO VI - CURA INVERNALE
    Non ha bisogno di NESSUNA CURA INVERNALE. E' una pianta perenne che rimarrà sempre verde o al massimo creerà delle germogli per l'estate. 

    Nessun commento:

    Posta un commento