SFAGNO / MUSCHIO


SFAGNO MUSCHIO GUIDA


INTRODUZIONE
Lo sfagno e', in effetti, una specie di muschio. Un muschio come tanti altri, agli occhi di una persona normale. Cio' che rende lo sfagno molto importante agli occhi dei coltivatori di carnivore e' la sua azione quasi miracolosa nei confronti delle piante e specialmente delle plantule dei semi e delle talee.Intendiamoci bene, lo sfagno non e' un elemento necessario nella coltivazione di tutte le piante carnivore, e ne e' prova il fatto che alcuni coltivatori di successo non ne adoperano nemmeno una singola fibra.
E', pero', un elemento d'aiuto sicuramente fondamentale nella coltivazione di molte specie, quel classico fattore che fa andare bene le cose quasi automaticamente. Una specie di jolly che da solo assolve diversi compiti fondamentali nella coltivazione di carnivore: riserva d'acqua, raffreddamento temperatura del terreno, azione antifungina, creazione di un microambiente ad altissima umidita', stimolazione della crescita, protezione da pioggia e dilavamento... insomma, una panacea.
Questo muschio miracoloso ha pero' un difetto: non e' facile da trovare ed e' spesso piuttosto viziatello se non lo si conosce bene. Scopo di questa pagina e' appunto fornire i mezzi di base per poter coltivare sfagno in quantita' come fosse gramigna, per poi utilizzarlo con le nostre amate carnivore.

DOVE ACQUISTARLO?


Potete trovare lo sfagno nei vivai dove vendono piante carnivore o acquistarlo da negozi online, viene venduto in due modalità: vivo o morto.
Lo sfagno morto si presenta in sacchetti marroni/bianchi.
Può essere molto utile se sminuzzato finemente per la germinazione di semi e talee. Basterà tritarlo, bagnalo e posarvi sopra facendo si che aderiscano bene le vostre talee o i vostri semi.

Lo sfagno vivo invece si presenta come filamenti verdi accesi, ed è un ottimo compagno per le nostre carnivore.
Inoltre permette di creare molto facilmente una sfagnera, di cui vi parleremo nel prossimo paragrafo.


UTILIZZO
Lo sfagno vivo ha diversi utilizzi florovivaistici, ma e' particolarmente fondamentale per chi, come noi, si appassiona di piante carnivore, spesso provenienti da paludi, torbiere, spazi allagati o ambienti comunque dove l'umidita' e' altissima e dove l'acqua e' fondamentale.
Lo sfagno prima di tutto rappresenta una scorta d'acqua dinamica di particolare importanza. Infatti, lo sfagno vivo riesce non solo a trasportare una notevole quantita' d'acqua in maniera molto capillare, ma riesce ad accumularla quand'e' in eccesso e a rilasciarla lentamente quando manca. Cio' lo rende ottimale per esempio per fornire acqua e mantenere umide anche per molto tempo piccole piante, talee, semi. Inoltre, essendo un organismo vivo, lo sfagno effettua anche una rielaborazione dell'acqua, assorbendo nutrienti in eccesso o inquinanti e arricchendo invece l'acqua di sostanze organiche utili alle piante superiori.
In diversi studi si e' visto come, a parita' di altri fattori, un gran numero di piante con germinazione particolarmente difficoltosa, germinino meglio e riescano a crescere piu' velocemente se e' presente un tappeto di sfagno vivo.
Oltre a questa funzione legata al bilancio idrico, lo sfagno esercita una notevole azione antifungina ed antimicotica. Cio' e' dovuto principalmente a tre fatti. Primo, essendo un organismo fotosintetizzante, lo sfagno rilascia una gran quantita' di ossigeno, cosa questa che e' letale per alcuni batteri ed agenti patogeni. In secondo luogo spesso lo sfagno ospita alcuni microorganismi simbionti che secernono a loro volta sostanze antifungine ed antimicotiche. Infine, molte delle sostanze rilasciate dallo sfagno e dalla decomposizione dello sfagno (torba) abbassano notevolmente il pH e generano un pool di acidi umici e tannici che nel complesso creano un microambiente fortemente antimicotico e batteriostatico.
Altro fatto senz'altro importante, alcuni studi sembrano dimostrare che lo sfagno, o alcuni organismi simbionti dello sfagno, produca una certa quantita di acido indolacetico (auxina) ed altre sostanze organiche che stimolano la crescita delle piante superiori, inoltre la struttura stessa dello sfagno permette un rapido attecchimento di talee e di plantule da seme, in quanto fornisce un'impalcatura per le giovani radichette, che trovano subito acqua in gran quantita' e protezione da infezioni.
Ulteriore vantaggio e' rappresentato dal fatto che lo sfagno vivo, se mescolato al substrato dei vasi, li rende molto meno compatti e "chiusi", facilitanto ricircolo d'aria e acqua, ed evitando pericolosi fenomeni di asfissia, letali, per esempio, per le Nepenthes.
Anche una volta morto, inoltre, lo sfagno rappresenta una notevole risorsa. Le fibre biancastre, infatti, lasciate seccare al sole, si trasformano in un materiale chiaro e fibroso, molto morbido, che aggiunto al substrato dei vasi rende il terreno molto piu' aereato e ventilato, continuando a rilasciare sostanze utili.
L'utilizzo di sfagno nella coltivazione di piante carnivore rappresenta quindi un aiuto molte volte insostituibile e fondamentale, specialmente nel caso di specie amanti dell'umidita' e che richiedono un continuo e notevole apporto d'acqua.
Oltretutto, a mio parere, e' anche esteticamente molto carino.

CONTROINDICAZIONI
Per la sua stessa natura, lo sfagno può essere ottimo per alcune piante, ma non per altre.
Prima di tutto, lo sfagno vivo non puo' essere usato con piante che non amino ambienti fortemente umidi. Piante di questo tipo soffrono a causa del continuo contatto "bagnato" con lo sfagno.
Altra controindicazione, lo sfagno genera normalmente un ambiente leggermente acido, o decisamente acido se in presenza di un letto di torba acida. Cio' e' letale nel caso di piante amanti di terreni calcarei come alcune specie di Pinguicula.
Inoltre, spesso le fibre di sfagno, specialmente in condizioni ottimali, crescono talmente in fretta da superare e soffocare piante piccole o a crescita lenta. Laddove ci sia questo problema un'ottima soluzione consiste nello sminuzzare lo sfagno in minuscoli frammenti, che resteranno comunque vivi, ma cresceranno molto piu' lentamente, evitanto quindi di soverchiare le altre piante.
Altra soluzione al problema di una crescita troppo rapida dello sfagno rispetto alle piante che vi sono piantate consiste nel tenere il substrato un po' meno "umido". Infatti lo sfagno cresce in maniera velocissima quando ha molta luce e molta acqua. Riducendo l'acqua rallenta parecchio. 



UTILIZZO SULLE PIANTE CARNIVORE
  • Darlingtonia (Fortemente Consigliato)
  • Heliamphore (Fortemente Consigliato)
  • Nepenthes (Fortemente Consigliato)
  • Cephalotus (Fortemente Consigliato)
  • Drosera (Consigliato, ma non necessario)
  • Dionaea (Consigliato, ma non necessario)
  • Sarracenia (Non necessario, usare molta precauzione nell'utilizzo)
  • Pinguicula (Assolutamente nocivo)

CREARE UNA SFAGNERA
Una sfagnera è un recipiente utile per la crescita e moltiplicazione dello sfagno. Vi servirano:
-sfagno vivo o triturato
-recipiente non molto alto abbastanza largo e lungo
-perlite
-torba acida
-un tubetto

TorbaPerlitePer prima cosa posizionate il tubetto in un'angolo del recipiente, servirà successivamente per riempire l'acqua senza doverla spargere direttamente sulla terra rischiando che si muova. Cercate di fissarlo con un nastrino o fil di ferro. Ora versate uno strato di perlite di cerca 2 dita nel recipiente e pareggiatelo per bene. Sopra la perlite posizionate altrettanta torba. Potete adesso cospargere lo sfagno tritato sulla torba oppure tagliere le teste di germinazione dello sfagno vivo e inserirle nella terra.


Sfagnera artigianaleQuanto il tutto è pronto versate dell'acqua distillata o osmotizzata nel tubetto in modo da riempire la vaschetta.
La perlite farà galleggiare la torba e creerà così l'ambiente umido ottimale per far crescere lo sfagno mantenendo una riserva d'acqua sotto, dovrete solo rabboccare periodicamente l'acqua per far si che rimanga sempre umido. Posizionate la sfagnera vicino ad una fonde luminosa ed il gioco è fatto!

Ecco un video tutorial fatto molto bene!


Questa è la foto della mia piccola sfagnera ornamentale fatta in casa. E' anche bella da tenere come soprammobile. Vedete l'effetto di galleggiamento della perlite?


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